Uno spiraglio di luce per gli azionisti Ca.Ri.Fe.

Oggi, 16 novembre 2017, si è tenuto un incontro presso il comune di Ferrara, richiesto dal sindaco di Ferrara, con il sottosegretario all’economia On. Pier Paolo Baretta, con la presenza al tavolo delle associazioni di consumatori Adiconsum, Federconsumatori e Legaconsumatori di Ferrara e dei comitati Risparmiatori azzerati Carife e Amici di Carife.

Al tavolo è stato illustrato dall’onorevole Baretta, il percorso che sta seguendo il governo per dare soddisfazione ai risparmiatori azzerati, attraverso la costituzione di un fondo che durerà nel tempo e che si vorrebbe istituzionalizzare, come ad esempio il fondo per le vittime di usura.

Ciò che l’onorevole ha tenuto a sottolineare è che non saranno gli azionisti a essere risarciti ma i risparmiatori che hanno subito un danno causato dalla mala gestio della banca.

Le possibili strade che si stanno valutando per individuare lo strumento da utilizzare per ristorare i risparmiatori sono diverse, per esempio l’accesso all’arbitrato o il ricorso al giudice con processo accelerato o una commissione indipendente. Questo ci fa capire che c’è ancora molto da discutere riguardo allo strumento tecnico che sarà utilizzato. Naturalmente la cosa importate è fare entrare nella prossima legge di stabilità l’istituzione di questo fondo e soprattutto capire dove trovare le risorse.

Su un tema è stato chiaro l’onorevole, “chi sbaglia paga” e si riferiva al sistema bancario che deve essere parte attiva e principale nella costituzione del fondo che sarà utilizzato per il ristoro dei risparmiatori. In un momento successivo si aprirà la discussione sulle modalità di rimborso e si capirà chi ne avrà diritto e in quale percentuale. Sicuramente bisognerà stabilire delle priorità nei rimborsi, ma oggi questa è una discussione prematura.

Nelle prossime settimane inizierà la discussione che si dovrà tradurre in un testo legislativo, cercando di glissare gli ostacoli che la normativa europea ci pone in tema di finanziamento pubblico alle banche, che oggi è vietato.

Come Adiconsum riteniamo che l’incontro sia stato positivo e vedremo nel brevissimo periodo se le promesse saranno mantenute, ovviamente la nostra attenzione dovrà continuare a essere alta, anche nella seconda fase in cui discuteranno delle modalità di accesso al fondo. Inoltre adiconsum ha richiesto che il sistema di rimborso sia veloce, snello e meno costoso della via ordinaria. Come da sempre ribadiamo, la strada delle cause legali deve rimanere l’ultima strada percorribile e bisogna trovare una soluzione a livello istituzionale. Qualcosa si muove, vedremo nelle prossime settimana.

 

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