L’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ha fissato per il 31 dicembre 2018 il termine ultimo per le compagnie telefoniche di “restituire” ai clienti i giorni sottratti con le bollette a 28 giorni.
Nella nota si legge che “entro il 31 dicembre 2018 Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb debbano restituire alla clientela, anche in più fatture, i giorni erosi per effetto della violazione dell’obbligo di cadenza di rinnovo delle offerte e della periodicità della fatturazione su base mensile”.
Il calcolo dei giorni di servizio che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile.
Non ci sarà il rimborso in bolletta. Al contrario si userà lo sconto a monte e cioè le compagnie telefoniche dovranno emettere bollette ritardate, fino a compensare il numero di giorni in più per i quali avevano effettuato il prelievo con il sistema a quattro settimane. In sostanza, se una compagnia ha, per esempio, riscosso dieci giorni in più del dovuto con il sistema a 28 giorni, invece di emettere la bolletta il primo del mese, dovrà farlo successivamente. Dieci giorni dopo, se vuole risolvere la questione in un’unica tranche. O di pochi giorni, se intende scaglionare lo sconto in più fatture ritardate.
Per chi, invece, nel frattempo ha cambiato operatore, dovrà attendere la nuova sentenza del TAR del Lazio, prevista per il prossimo novembre.