Indagine – Anziani e digital divide: come siamo messi?

Indagine – Anziani e digital divide: come siamo messi?

Il processo di digitalizzazione della popolazione ha indubbiamente subito un’importante accellerazione per effetto della pandemia da Covid-19. La Regione Emilia-Romagna riferisce che meno di un anno fa, a gennaio 2021, le identità digitali SPID rilasciate da Lepida superavano di poco le 500.000 unità, mentre a inizio 2020 non arrivavano a 150.000. Un aumento significativo dovuto anche dalla svolta normativa che ha visto lo SPID diventare praticamente l’unico strumento di accesso ai servizi online degli Enti locali. Di conseguenza, oltre al numero delle identità digitali, sono cresciuti anche accessi e utilizzi.

Quindi tutto a posto? Siamo proprio sicuri di non aver lasciato nessuno indietro?

Come Adiconsum Emilia Romagna vogliamo capire davvero a che punto siamo, partendo dai cittadini di età superiore ai 65 anni, che storicamente sono i più colpiti dal cosiddetto “digital divide”, cioè dal gap nell’utilizzo delle nuove tecnologie fra la loro generazione e quella dei nativi digitali.

Gli operatori delle nostre sedi territoriali hanno già iniziato a sottoporre il questionario che segue in forma cartacea, ma abbiamo scelto di non togliere la possibilità di compilarlo tramite internet sulla base del preconcetto che “un’indagine sul divario tecnologico non può essere fatto online”. Magari ci stai leggendo e sei proprio un “pensionato smart”, che tutti i giorni utilizza PC, smartphone e tablet, pronto a sovvertire l’assunto. Se invece non appartieni alla fascia d’età oggetto dell’indagine, ti chiediamo comunque di darci una mano aiutando i tuoi familiari nella compilazione.

Realizzato con fondi L.R. 4/2017 anno 2021

[Immagine: Tecnologia vettore creata da vectorjuice – it.freepik.com]