Cade un’altra fastidiosissima pratica scorretta delle compagnie aeree. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) è infatti intervenuto sulla frequente richiesta di pagamento di tariffe aggiuntive, a volte addirittura superiori al costo del biglietto, per consentire ai genitori di sedersi accanto ai figli minori e ai familiari accompagnatori di stare vicino a disabili e persone a ridotta mobilità.
Il provvedimento adottato dall’ENAC stabilisce che non deve essere previsto alcun extra costo per la scelta del posto in aereo per bambini e disabili, pena una sanzione da 10.000 a 50.000 euro a carico della compagnia.
Più nel dettaglio, le compagnie aeree operanti in Italia devono garantire ai bambini dai 2 ai 12 anni che viaggiano con genitori, l’assegnazione di un posto vicino senza alcun costo aggiuntivo. Se non fosse possibile, i minori devono comunque essere seduti a non più di una fila di distanza dall’accompagnatore.
La medesima previsione vale per le persone con disabilità o mobilità ridotta.
IL DIRITTO AL RIMBORSO
Saranno rimborsabili i costi pagati in aggiunta a quello biglietto per l’assegnazione di posti vicini per i viaggi effettuati e già acquistati ma non ancora effettuati dalla data di entrata in vigore del provvedimento dell’ENAC, cioè a far data dal 27 luglio (decimo giorno successivo alla pubblicazione sul sito dell’ENAC, avvenuta lo scorso 17 luglio).
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