Cliente insoddisfatto, recesso non assicurato

Diverse segnalazioni da parte di cittadini emiliano-romagnoli sono pervenute presso gli sportelli di Adiconsum, circa il mancato rispetto delle condizioni contrattuali da parte di un’azienda che si occupa della vendita di rilevatori di gas.

Si tratta dell’azienda bresciana Tu.gas Srls che, per tramite di venditori porta a porta, propone agli utenti rilevatori di gas, di fumo e monossido di carbonio.

Il problema sorge nel momento in cui l’acquirente si avvale del diritto di recesso entro i 14 giorni. Sia sul contratto d’acquisto, che sul sito ufficiale Tu.gas, viene riportata regolare ed esaustiva informativa –  L’azienda informa che ai sensi dell’art. 54 Codice del Consumo DLG 21 Febbraio 2014, seguente modifica al Codice del consumo in attuazione alla direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, è possibile recedere dal contratto di acquisto stipulato: l’esercizio del diritto di recesso dovrà EFFETTUARSI ENTRO E NON OLTRE 14 GIORNI LAVORATIVI DALLA DATA DI SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA D’ACUISTO, a mezzo UNICO PACCO da indirizzarci c/o Uffici e deposito presso TU.GAS SRLS in Viale Italia 9/D – 25126 BRESCIA. E’ condizione di efficacia del recesso. Ex art.7 D. Leg. 1992/50, la sostanziale integrità della merce da restituire, senza obbligo di riconsegna della scatola originale e istruzioni d’uso. Il recedente, pertanto, entro quattordici giorni lavorativi dal ricevimento della merce (art. 54 codice del consumo DLG 21 febbraio 2014) è OBBLIGATO a riconsegnare alla società venditrice il prodotto/i acquistato/i nelle condizioni pressoché originarie, non mostrando se non i segni di una breve prova o utilizzazione che comunque non ne compromettano la commerciabilità. La restituzione della merce da effettuarsi unitamente al ORIGINALE DEL COPIA COMMISSIONE e richiesta del diritto di recesso, potrà eseguirsi a mani, nell’ufficio e deposito della società venditrice, oppure tramite unico pacco postale con la dicitura FRAGILE. L’azienda, art.56 Codice del Consumo DLG 21 febbraio 2014, si obbliga a rimborsare l’acquirente entro quattordici giorni lavorativi dal ricevimento di tutta la merce restituita. Il rimborso verrà effettuato tramite bonifico bancario, nel pacco andrà indicato codice IBAN, l’intestatario, codice fiscale dell’acquirente e recapito telefonico di riferimento.

Nonostante la completezza persino ridondante delle informazioni fornite, l’azienda continua a non rispettare le condizioni contrattuali, dunque, i malcapitati finiscono per ritrovarsi non solo senza merce, giacchè restituita all’azienda entro i 14 giorni, con le modalità sopra descritte, ma addirittura senza la restituzione di quanto già versato (300 euro in media, che di questi tempi non sono pochi).

Ad oggi parliamo di una decina di persone incappate in questo circolo vizioso, che, pur avendo provveduto a segnalare l’accaduto ad Adiconsum e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, non hanno ancora ricevuto i propri soldi indietro.

Preme evidenziare che, ad ogni reclamo e telefonata di sollecito degli operatori dell’Associazione consumatori, faceva seguito una rassicurazione da parte dell’azienda circa l’imminente invio a mezzo raccomandata dell’assegno. Non solo: l’azienda forniva persino gli estremi della raccomandata, ma la stessa, ogni volta, anzi tutte le volte, non veniva mai effettivamente inviata.

Adiconsum, condannando fermamente questa pratica commerciale scorretta, invita dunque Tu.gas a ripristinare il rispetto dei diritti dei consumatori-utenti.

Il consiglio di Adiconsum resta comunque sempre quello di fare molta attenzione a cosa si firma e a chi si lascia entrare nella propria casa. Se è successo anche a te rivolgiti alla sede territoriale a te più vicina.