Incentivi acquisto auto non inquinanti: come funzionano

Incentivi acquisto auto non inquinanti: come funzionano

Nei primi giorni di quest’anno, il governo ha messo a disposizione degli italiani 630 milioni di euro di incentivi per finanziare l’acquisto di veicoli non inquinanti. Le maggiori risorse dell’Ecobonus riguardavano le automobili nuove, a cui erano destinati 575 milioni di euro. I restanti 55 milioni erano ripartiti a motocicli e ciclomotori (40 milioni di euro in totale) e veicoli commerciali elettrici (15 milioni). I 575 milioni di euro riservati all’acquisto di automobili erano suddivisi in base al livello di emissioni di CO2: fascia 0-20 g/km: 190 milioni di euro, fascia 21-60 g/km: 235 milioni di euro, fascia 61-135 g/km: 150 milioni di euro.

Dei 150 milioni dedicati alla fascia più alta di emissioni, in cui rientrano la maggior parte delle vetture con motore tradizionale e mild hybrid sono terminatigià a inizio febbraio. Quelli destinati alle auto più ecologiche, elettriche e ibride plug-in sostanzialmente, restano ancora per la maggior parte inutilizzati.

Dopo quasi 6 mesi rimangono quindi non sfruttati poco meno di 360 milioni di euro: solo 65 dei 425 milioni destinati ai veicoli meno inquinanti sono infatti stati utilizzati e, in prospettiva, difficilmente le cose cambieranno nella seconda metà del 2023. Per questo, ad aprile, il governo aveva ipotizzato la possibilità di rimodulare l’Ecobonus, trasferendo parte di quei fondi verso le auto appartenenti alla fascia 61-135 g/km di CO2. Negli ultimi giorni si parla di un possibile provvedimento dopo l’estate. Per accedere all’incentivo, chiunque entro il 31 dicembre compri una auto nuova in Italia -anche in leasing- deve mantenerne la proprietà per almeno 12 mesi. La vettura acquistata, optional compresi, non deve superare i 42.700 euro per le elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2) e non più di 54.900 euro per le ibride plug-in (21-60 g/km di CO2). Se l’auto acquistata soddisfa questi requisiti è possibile ottenere gli incentivi, che variano in base alla rottamazione o meno di un veicolo Euro 4 o inferiore da parte del cliente. Gli incentivi, stabiliti per la fascia 0-20 g/km: 5.000 euro con rottamazione, 3.000 euro senza rottamazione; per la fascia 21-60 g/km: 4.000 euro con rottamazione, 2.000 euro senza rottamazione.

Inoltre, presentando un ISEE inferiore ai 30.000 euro la cifra dell’Ecobonus verrà ulteriormente alzata: per la fascia 0-20 g/km: 7.500 euro con rottamazione, 4.500 euro senza rottamazione; per la fascia 21-60 g/km: 6.000 euro con rottamazione, 3.000 euro senza rottamazione

A questi importi potrebbero aggiungersi ulteriori incentivi locali, messi a disposizione dalle singole regioni.

Per incentivare i cittadini ad acquistare veicoli elettrici, il governo ha confermato per il biennio 2023-2024 un bonus (in attesa del decreto attuativo) destinato all’installazione delle colonnine elettriche a beneficio di privati e cittadini.

Ma per incentivare la transizione verso le auto elettriche e il progressivo abbandono delle vetture a diesel e benzina è fondamentale aumentare ilnumero di colonnine di ricarica. Ad oggila loro distribuzione lungo il territorio è piuttosto disomogenea e presente soprattutto al nord.

Per incentivare l’acquisto delle auto elettriche e facilitare la ricarica, il governo ha prorogato il bonus cheprevede il rimborso dell’80% di quanto speso per l’acquisto e la posa delle colonnine ponendo come limite il tetto massimo di 1.500 euro per ciascun richiedente e il tetto massimo di 8.000 euro per posa e installazione delle colonnine ad uso condominiale.

Si tratta di un contributo destinato ai privati cittadini, sia che abitino in ville e villette unifamiliari sia che abitino in condominio e attraverso il Decreto Milleproroghe ne ha esteso la durata fino al 31 dicembre 2024.

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