Sughi e salse col pomodoro: ora l’etichetta ti dice l’origine

Sei sicuro di quello che mangi? Alcune volte dietro prodotti apparentemente nostrani si nascondono materie prime che d’italiano hanno ben poco; uno svantaggio competitivo per gli agricoltori che producono in Italia, ma anche per tutti coloro che mettono questi alimenti nel carrello senza conoscerne la vera provenienza.

Finalmente, con l’entrata in vigore dell’etichetta per i derivati del pomodoro, sarà possibile verificare la provenienza di sughi, salse, conserve, concentrati, ecc.  che finiscono regolarmente sulle nostre tavole come già succede per riso, pasta e prodotti caseari.

IMPORTANTE

Il nuovo sistema di etichettatura è adottato in via SPERIMENTALE per un periodo di due anni e riguarderà i derivati con un contenuto di pomodoro per almeno il 50%. Ricordiamo che anche l’obbligo dell’indicazione d’origine nell’etichetta dei prodotti caseari, introdotto il 19 aprile 2017, e quello del riso e della pasta, introdotto lo scorso 13 febbraio, rimarranno in vigore per 2 anni.

Ecco le indicazioni che troveremo in etichetta:

·      Paese di coltivazione

·      Paese di trasformazione del pomodoro (ovvero quello in cui il pomodoro viene lavorato per diventare sugo o conserva)

ATTENZIONE: nel caso le operazioni fossero svolte in più Paesi, sull’etichetta saranno presenti le diciture Paesi UE, Paesi non UE oppure paesi UE e non UE in base alla tipologia di coltivazione e trasformazione.