Prorogati i termini della rottamazione-bis: ecco cosa cambia

Con il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2018, il legislatore ha stabilito la riammissione ai benefici della rottamazione delle cartelle per i soggetti che, pur avendo presentato la domanda entro il 21 aprile scorso, non hanno versato la prima rata o entrambe le rate scadute rispettivamente il 31 luglio e il 30 settembre. La riammissione è condizionata al versamento delle rate non versate entro il 7 dicembre 2017 (termine inizialmente fissato al 30 novembre). Entro la stessa data dovrà essere versata anche la terza rata, originariamente in scadenza al 30 novembre 2017. La novità va incontro a quanti, a causa di difficoltà o incertezze, non abbiano onorato, in tutto o in parte, i versamenti dovuti.

Invece, per chi ha ricevuto il diniego della precedente domanda di definizione agevolata a causa del mancato pagamento delle rate fino a Dicembre 2016, dovrà inviare la modulistica non più entro il 31 dicembre 2017, ma entro il 2 gennaio 2018, essendo il 31 dicembre e l’1 gennaio festivi. La riammissione prevede il pagamento delle rate non saldate al 31 dicembre 2016, in un’unica soluzione entro e non oltre il 31 luglio 2018.

Oltre ai ripescati, ora possono accedere alla rottamazione delle cartelle esattoriali anche tutti coloro che, in possesso di carichi dal 2000 al 2016, non avevano presentato la modulistica entro aprile 2017. C’è tempo fino al 15 maggio 2018 per inviare la modulistica.

L’invio della domanda deve avvenire tramite PEC (se non in possesso, basterà rivolgersi all’Associazione Consumatori) o, se armati di tanta pazienza, presentando la domanda direttamente allo sportello fisico dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

(P.B.)

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015

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